STORM{O}, Ere e molto di più



Il 2018 è l'anno dei ritorni, su questo non ci piove. Lo dimostra l'uscita di 'Ere, degno successore del pluripremiato  "Sospesi nel vuoto bruceremo in un attimo e il cielo sarà chiuso". L'album della consacrazione, di fianco al nome de La Quiete, Negazione, Nerorgasmo, da sempre un esempio per molti. La nicchia implode portandosi dietro tutto ciò che è affine a quella attitudine, a quel modo di vedere le cose tipico di chi ha passato la vita in furgone, tra un live e l'altro. Più di 250 date, 5 tour Europei, in apertura ai mostri sacri del genere come Converge, Jungbluth, La Dispute, Unsane. Potrei continuare all'infinito menzionando la mole di traguardi nonché l'onesta intellettuale di una band che merita il successo per quel che fa e nel mondo in cui lo fa.  


Gli Storm{O} sono Luca (voce), Giacomo (chitarra) e Federico (Basso) e Stefano (Batteria). Quattro ragazzi di Feltre, provincia di Belluno, attivi dal 2005 con 2 lavori e tanta esperienza alle spalle. In particolare l'ep "Storm{o}" e il capolavoro indiscusso del genere"Sospesi nel vuoto bruceremo in un attimo e il cerchio sarà chiuso", che scandiscono l'evoluzione del suono della band, prima impulsivo e controverso, poi più ponderato ma altrettanto frenetico, infine maturo e devastante. Tanto da non lasciare scampo, Ere  (scritto e registrato nel lontano 2015 con l'ex compagno di avventure Gabriele Coldepin alla batteria), edito per Moment Of Collapse e Shove, è un capolavoro al pari del suo precedessore, è evidente dalle prime note di Taxidermia, titolo che ci rimanda al cinema ungherese di György Pálfi fino a MimesiAttacco. E ancora con Preludio una manciata di armonici prima di Meteorite ed Organismo. Anche la voce di Luca guadagna sicurezza, consapevolezza delle proprie potenzialità, padronanza delle parole che dominano le liriche come sempre all'altezza. Una valanga di distorsioni e groove di batteria incastrati in maniera più "lineare", almeno nella forma, ma sempre più studiati nel contenuto. Per non parlare della cura del suono, sempre un gradino sopra le aspettative, sempre una spanna sopra gli altri in termini di resa. Quelle soluzioni solo accennate nel primo album (In volo, Meditazione sulle eterne massime) in cui le strumentali dimostrano nuovamente l'eterogeneità di una band appartenente ad un genere di certo famoso per altri motivi. E non è di certo merito solo di questo aspetto, oltre alla lingua italiana, ad invogliare possibili avventori ad avventurarsi in un mondo musicale apparentemente inaccessibile. Gli Storm{o} comunicano in modo così efficace da superare le barriere geografiche e culturali, arrivando ai più con una facilità impressionante. E' inutile negarlo, è difficile a dire "non è il mio genere", Ere arriva e lo fa come calcio sui denti, quando meno te lo aspetti. E fa un male cane.




"Siamo felicissimi di annunciare che mancano 72 ore alle 72 ore più belle della storia del rumore!
Di seguito la locandina finale ed un evento al cui interno potrete trovare i dettagli di ogni singola data.
A presto!


Grande stima per quello che sarà il loro "72 non-stop hours release party" che li porterà in giro per 
il nostro Paese, da Bolzano, Padova, a Bologna, Ferrara, per poi scendere a Terni, Roma e infine Napoli. Gli Storm{o} non si fanno mancare nulla, merito anche del sostegno e del contributo di fan e amici, un esempio di umanità, senso di collettività e tanta pazzia. Se non ancora avete avuto il piacere di perdere l'udito ad un loro concerto, vi consiglio di farlo tra venerdì 9 e domenica 11 dicembre.








2007 - Self-Titled EP

2009 - 7'' Split

2014 - SOSPESI NEL VUOTO BRUCEREMO IN UN ATTIMO E IL CERCHIO SARÀ CHIUSO


2018 - ERE

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