3 band da ascoltare, niente di più

Avete capito bene: 3 recensioni, 3 band da ascoltare, niente di più. Parliamo dei 124C41+ (One to foresee for One another), John Malkovitch! e Rea, che formano un collettivo, Augen, Licth da loro ideato, a cui fanno parte anche altre due realtà di cui parleremo in seguito, precisamente XIX e Au-delà du soleil noir.

Oltre alla città di provenienza, il vero anello di congiunzione tra le band è l'attitudine sperimentale nella composizione, che passa attraverso approcci diversi. Prendiamo il caso dei John Malkovitch!, band post-metal/post-rock, che incarna al suo interno sonorità vicine ai Mogwai facendole convivere con altre più pesanti ed articolate. Un caso borderline tra i due generi che confluiscono paradossalmente in un risultato invidiabile e decisamente interessante.
"The irresistible new cult of selenium" ne è la conferma nei suoi 47 minuti di intense atmosfere cupe, tetre. La chitarra padroneggia senza mai sovrastare il resto, in completa sinergia con il resto. La facilità con cui si scende e si sale dinamica fornisce un ulteriore slancio, un invito ad ascoltare ed immergersi nelle distorsioni di Darker Underneath The  Surface e restare folgorato. In Zenit emerge il lato più  atmosferico e delirante di "The  Irresistible new cult of selenium che si dimostra ad ogni ascolto un lavoro sempre più ricco di dettagli, di quelle piccolezze che nel complesso donano genuinità e al contempo fruibilità. Dai '90 ad oggi ne sono usciti di dischi post-rock e non ditemi che sono quasi tutti uguali con qualche rara eccezione: eccovi servito un esempio di album che continua a stregarti anche al minuto 31:22, quando vorresti prenderti una pausa e ti ritrovi a riascoltarlo per altre 3, 4 volte, arrivando a metà pomeriggio.





124C41 - Mörs/Ërde


























                   


Continuiamo con un'altra band, in realtà la prima con cui entrai in contatto nel febbraio del 2016 per recensire "Mors/Erde"124C41+ sta per "One to foresee for one another", progetto di cui ho avuto già il piacere di parlare su Stordisco (vi linkerò la recensione qui sotto) e che mi permise di guadagnar fiducia non solo nel giornale, ma anche nella musica indiependente italiana. Parlo di quella underground, quella che conosciamo in pochi ma che unisce tanti di regione diverse e che per qualche oscuro motivo condividono gran parte degli ascolti. Parlo di quella realtà fatta di km in fiurgone, cene improvvisate e tanta amicizia, il motore di tutto ciò. Un circuito in completo rinnovamento che ha visto e vede primeggiare band come Slander, Storm{o}, Hate & Merda, OvO etc e che ogni anno trascina con sé decine di progetti. Pochi di questi sopravviveranno, riuscendo però a imporsi in qualche modo: prendi gli Zu, prendi gli Stearica, prendi i Mood.


https://stordisco.blogspot.it/2016/02/124c41-morserde-recensione.html

https://www.impattosonoro.it/2017/05/16/recensioni/mood-out-of-loud/


Concludiamo questo piccolo spettro con l'ultimo disco resto pubblico su Youtube il 19 novembre scorso. Registrato, mixato e masterizzato da Mattia dei 124C41+ con l'aiuto di Giorgio Speranza e Saverio Paiella al Busthard Studios. Parliamo dell'esordio del trio ternano Rea, "Exigisi".


REA - "Exigisi"
Risultati immagini per rea exigisi

















 I Rea sono un trio molto promettente che con l'esordio "Exigisi" regalano un assaggio del loro repertorio dimostrando di non avere nulla da individiare ai compagni di avventura, anzi, i progetti si muovono in modo sinergico, dinamico, in continua evoluzione. E' stato difficile prevedere i passi dei 124C41+ e credo che sarà lo stesso con i Rea. L'ascolto del loro lavoro è così dannatamente coinvolgente da metterci poco ad impadronirti dei tuoi pomeriggi. La padronanza sia dei brani cantanti che di quelli strumentali rende facile per chi ascolta non far caso ai dettagli ma ai brano ben composti ed arrangiati. Qui sotto una manciata di testi, per il resto vi consiglio di ascoltare "Exigisi", lo trovate su Youtube. Bella!


https://www.youtube.com/watch?v=QJwdMMFYhyg
lyrics: Engrafí: No lyrics. Odos - Ou: L’ennesimo risveglio nel tempo irrompe, e ci fa odiare il mondo in tutte le sue forme. Bastardo proemio. Anime mutevoli. Odio l’eterno che non ci risponde. La materia è stasi, il cuore non pulsa quando Ercole non s’infrange. Vivere di ragione, non per la ragione. Siam mostri noialtri, altro che eroi. Tra le rovine lasciaci stare. Come Cariddi potremmo cantare, gesta di chi sa ancora navigare, e della loro fama digiunare. Exapátisi:No lyrics. Oud - Eis: Nudi davanti a noi stessi, come davanti a colonne d’Ercole. Col capo chino ai piedi l’uomo che il cielo ha ambito. Icaro, bruciato. L’eterna menzogna.


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